Ad alcune donne può capitare, nei giorni antecedenti del ciclo, di notare delle perdite gialle, che presentano un cattivo odore e possono essere accompagnate da dei fastidi. Ma che cosa sono, esattamente? E come si può porvi rimedio?

Cosa sono e quali sono le cause?

Le perdite gialle non sono che delle vaginosi batteriche, accompagnate anche da altri sintomi, che possono verificarsi a causa di:

  • un’igiene intima scorretta, soprattutto se si usano dei saponi sbagliati o si effettuano di frequente delle lavande;
  • l’uso di alcuni antibiotici o di contraccettivi, come la spirale;
  • delle gravidanze, di un periodo recente;
  • delle predisposizioni genetiche.

In età prepuberale o in menopausa, è raro che questa patologia si presenti. Ciò può dipendere dal quadro ormonale, differente da quello fertile, o da un numero inesistente o minore di rapporti sessuali.

Oltre alle perdite gialle, o bianco-grigiastre, tra i sintomi più comuni può presentarsi un cattivo odore e, raramente, delle infezioni che possono portare irritazioni o pruriti.

Come tutte le infezioni vaginali, anche la vaginosi batterica non va sottovalutata, ed è bene rivolgersi al medico. In gravidanza, può essere il segno di una rottura anticipana delle membrane (o delle acque, come dicono in molti).

I rimedi

E’ bene sempre prevenire questo genere di problema, curando la propria igiene intima con dei prodotti i cui livelli di pH sono siano acidi o antilattobacillari. E’ bene, quindi, usare saponi neutrali per l’igiene intima, evitando quelli profumati (talchi e spray compresi).

Se si dovesse contrarre la vaginosi, è bene consultare il proprio medico, in modo che quest’ultimo possa consigliare il farmaco adatto. Non mancano nemmeno dei rimedi naturali, a cui poter ricorrere, da abbinare al rimedio prescritto dal dottore (ed approvati da quest’ultimo), come:

  • l’applicazione dell’acqua ossigenata, da miscelare in parti uguali con acqua, per bloccare la proliferazione dei microrganismi;
  • l’acqua fredda, che si può applicare con un panno nelle zone intime, per alleviare gli arrossamenti e i gonfiori;
  • la camomilla, il cui infuso, una volta raffreddato, può essere utilizzato per fare delle lavande, che possono ridurre i pruriti;
  • lo yogurt, anch’esso da applicare sulla zone intime, con un batuffolo di cotone, in modo da rallentare i batteri;
  • l’aglio, da assumere anche in compresse, e che presenta un effetto simile a quello del metronidazolo, una sostanza che viene prescritta per combattere questo problema;
  • il neem, una pianta indiana, che in questo caso si può utilizzare in polvere, spargendola sull’area interessata, e che può neutralizzare i batteri.