La pandemia di Coronavirus ha peggiorato una situazione già preoccupante per milioni di bambini in tutto il mondo, aggravando le condizioni di vulnerabilità dei più piccoli. Secondo Human Right Watch e Unicef, i bambini sono impiegati nelle guerre in ben 18 Paesi, con una crescita del 500% dei bambini-soldato negli ultimi 8 anni registrata dall’ONU.

A questo gravissimo problema bisogna aggiungere quello della malnutrizione, dalle ultime stime sono circa 144 milioni i bambini che soffrono la fame in tutto il mondo. Ogni giorno sono oltre 7mila i piccoli con meno di 5 anni che non riescono a sopravvivere alla malnutrizione, un numero impressionante considerando che ogni minuto muoiono 5 bambini di fame nel Pianeta.

Purtroppo lo scenario sta peggiorando a causa del Covid-19, con l’emergenza sanitaria che sta gravando in modo pesante sulle condizioni di vita di milioni di bambini che si trovano nelle aree più povere del mondo. Per dare una speranza a chi è meno fortunato, garantendo il diritto a un’alimentazione sana e un apporto calorico adeguato, allo studio e alle cure sanitarie, lo strumento migliore è l’adozione a distanza, un piccolo gesto dagli effetti enormi sul benessere della collettività.

Come adottare a distanza un bambino

Con il sostegno a distanza è possibile supportare i professionisti che ogni giorno aiutano i bambini più vulnerabili, lavorando nelle zone più difficili e remote del Pianeta per assicurare assistenza ai piccoli bisognosi. Con l’adozione a distanza ci si può impegnare in modo discreto, finanziando le cure mediche, la nutrizione e gli studi primari dei bambini più poveri e disagiati, fornendo il proprio contributo in maniera integrativa o esclusiva.

L’iter per l’adozione a distanza è davvero molto semplice, infatti al giorno d’oggi è possibile gestire il processo online in modo digitale.

Una volta scelto l’ente benefico bisogna compilare un modulo online, oppure contattare il centralino telefonico, indicando i propri dati come l’indirizzo email, il nome e cognome, il sesso e la data di nascita. Dopodiché è necessario decidere come donare, definendo la cadenza del pagamento, l’importo del sostegno e il mezzo per la transazione, con la possibilità di renderla automatica per garantire il proprio supporto in modo stabile.

Dopo aver attivato l’adozione a distanza si possono seguire i progetti finanziati, ad esempio accompagnando i progressi del bambino o rimanendo aggiornati sui miglioramenti apportati all’interno della comunità. Alcune associazioni inviano anche delle foto del piccolo, oppure delle sue notizie dirette, un modo per partecipare a una vita che il proprio contributo ha permesso di rendere dignitosa.

Quali sono le forme per fornire il proprio sostegno

Il sostegno a distanza può essere fornito in varie modalità, a seconda dei progetti dell’associazione e del contributo economico che si vuole destinare al supporto dei bambini bisognosi. Con il versamento minimo è possibile collaborare con altri donatori, per fornire tutto il necessario al bambino affinché possa andare regolarmente a scuola, alimentarsi in modo adeguato e ricevere assistenza sanitaria.

Questo tipo di adozione a distanza può avvenire in maniera individuale, inviando il proprio pagamento all’ente umanitario in modo del tutto personale, oppure insieme ad altre persone, mettendo insieme un gruppo di amici o parenti nel quale ognuno versa una quota. In alternativa, è possibile sostenere il bambino a distanza in modo esclusivo, coprendo tutti i bisogni del piccolo.

Quali sono le aree di rischio nei Paesi più bisognosi nel mondo

Con il sostegno a distanza bambini di tutto il mondo possono ricevere un aiuto concreto per il loro futuro, supportando le associazioni che si occupano dei loro bisogni direttamente nel Paese di origine. Questo approccio consente di non sradicarli dalla loro cultura, mantenendoli all’interno delle famiglie o, laddove non possibile, presso gli affidatari, assicurandosi che possano ricevere i diritti minimi che dovrebbero essere garantiti a qualsiasi essere umano.

In questo momento particolare le zone del Pianeta più bisognose sono diverse, con situazioni emergenziali in Sud America in Brasile e Colombia, ma anche in Medio Oriente soprattutto in Libano e Palestina. Naturalmente l’Africa rimane l’area del mondo più vulnerabile, dove tantissimi bambini non usufruiscono ancora di condizioni di vita minime in diverse aree di Congo, Etiopia, Eritrea e Ghana.

Secondo l’ONU, soltanto nello Yemen la metà dei bambini al di sotto dei 5 anni sono a rischio malnutrizione, ovvero circa 2,3 milioni di piccoli individui, con 400 mila bambini che potrebbero non sopravvivere qualora non dovessero ricevere cure immediate. L’adozione a distanza è uno strumento essenziale per dare il proprio supporto, per salvare vite umane e offrire una possibilità ai bambini ai quali la speranza è stata negata.