Secondo varie ricerche condotte da sondaggi e da varie interviste alle persone, uno dei libri più acquistati negli anni è senza dubbio la Bibbia. Uno dei testi sacri che unisce la religione ebraica a quella cristiana, è composta da vari libri con stili letterari diversi e anche diversi sono stati i tempi in cui fu scritta e messa insieme, non è indispensabile leggerla dalla prima fino all’ultima pagina.

È anche una specie di libro che, in caso di aiuto, basta solo accarezzare le pagine per alcuni minuti e, quando sentiamo il bisogno di aprirlo, lo si apre e si leggono entrambe le facciate, in questo modo si riceverà un aiuto scritto immediato oppure questo bisogno sarà soddisfatto nel tempo.

Questo testo sia che raccolta il Vecchio oppure il Nuovo Testamento per molti è fonte di grande sostegno e soprattutto aiuto e se l’abbiamo tra le nostre mani dobbiamo “ringraziare” solo una persona: Johannes Gensfleisch Gutenberg.

Chi era Gutenberg?

Nato a Magonza intorno agli anni 1350, la sua famiglia era una delle più importanti perché il padre era sia mercante che sapeva coniare il metallo.

La sua era una famiglia molto agiata in quel tempo e anche lui lavorò come orafo trasferendosi per un periodo di tempo a Strasburgo dove imparò l’arte del maneggiare e lavorare l’oro soprattutto per la creazione delle monete.

Passato il periodo di apprendistato tornò nella sua città natale dove si mise in società con Johann Fust, suo amico, finanziatore e anche lui orafo, insieme aprirono una tipografia, ispirandosi alla tecnica del conio, ovvero una macchina a pressione che serviva per stampare le varie forme delle monete, Gutenberg pensò di utilizzarla per stampare i primi libri.

La decisione di stampare la Bibbia fu un’idea di entrambi e Fust finanziò Gutenberg con circa 1650 fiorini olandesi in 2 anni, in questo arco di tempo Gutenberg cercò ed assunse molti lavoratori abili nella creazione e fondazione di caratteri di scrittura e soprattutto chi sapeva usare il torchio e la macchina del conio.

Per stampare la Bibbia in libro furono creati ed utilizzati più di 300 caratteri, il successo fu immediato e molte persone acquistarono le prime Bibbie in formato libro e la richiesta di altre copie fu immediata, solo che con tutto il lavoro che gli operai di Gutenberg facevano, ci misero 3 anni per fare circa 185 copie.

Inoltre il rapporto tra Gutenberg e Fust cambiò, infatti il finanziatore voleva indietro il suo prestito, purtroppo in un momento del genere, e soprattutto di gran lavoro,  Johannes non poteva restituire il prestito e fu costretto a dargli metà delle sue macchine a coniatura e anche metà dei suoi operai che stavano ancora stampando le varie Bibbie.

Quale fu il suo contributo?

Dopo che Fust ebbe la sua parte da Gutenberg non solo creò un’altra società tipografica con qualcun altro, ma stampò alti libri sia della Bibbia e sia su altri di religione come “Il libro dei Salmi” prendendosi tutto il merito ed il lavoro che invece aveva fatto Gutenberg.

Ora sappiamo la verità grazie a ritrovamenti e varie fonti scritte, trovate anche nelle primissime Bibbie ritrovate negli anni.

Grazie a Gutenberg non solo abbiamo la possibilità di leggere un testo sacro della religione, ma grazie alla sua tecnica di stampa a caratteri mobili, il suo contributo fu di grande aiuto per usare questa sua macchina ed inventarne col tempo molte altre più moderne e anche l’utilizzo di un altro tipo di inchiostro ad olio.

L’invenzione ed il processo della stampa è stato possibile solo grazie a lui.