funghi

Una particolare curiosità che quasi nessuno sa sui funghi è che essi sono considerati dei frutti.

Anche se nascono tra le radici e non sui rami degli alberi, dopo anni di studi, si è arrivati alla fine a classificarli in questa categoria di alimenti insieme ad altri che noi crediamo vegetali e invece sono della semplice frutta che si accompagnano bene ai secondi. In natura esistono quasi 100.000 varietà, e si suddividono in commestibili e velenosi (oppure anche non commestibili), ognuno è uguale o diverso all’altro, lo fanno sia per sopravvivenza che per tenere lontani gli animali.

Altri invece hanno forme molto particolari e curiose come i funghi manina.

Ecco tutte le informazioni da sapere su di essi.

Che caratteristiche hanno?

I funghi chiamati “manina”, o “ditola gialla” sono delle specie di funghi che somigliano sia a delle mani con dita lunghe e affusolate che sono rivolte verso l’alto, ma possono anche ricordare i coralli marini. Le varie ramificazioni sono delicate e fragili e più crescono più le ramificazioni aumentano a partire dalla fine dei vari rami.

L’originale fungo a manina è di colore giallo chiaro, mentre altre specie che le somigliano sono di colore diverso e possono provocare molti danni se ingerite, la specie uguale ma velenosa si chiama Ramaria pallida ed è gialla anch’essa ma tendente al grigio o al bianco.

Questa specie di fungo la si può trovare soprattutto in prossimità di boschi con specie di alberi latifoglie e conifere come betulle, faggi, castagni,…

Preferiscono ambienti freschi ed umidi, soprattutto la sera quando il sole non scalda l’ambiente, iniziano a crescere soprattutto verso la fine dell’estate, tra settembre e ottobre e si possono raccogliere fino alla fine del mese di novembre, questo è il loro periodo ideale.

In Italia cresce per di più nelle zone centrali come l’Abruzzo, il Lazio, il Molise, l’Umbria e le Marche. Nelle regioni del sud fa troppo caldo per favorire la nascita anche spontanea; di solito non superano i 25 cm di altezza.

Sono pericolosi?

La risposta è no, la specie di fungo originale non è pericolosa, ma se mangiata cruda oppure in grandi quantità possono insorgere dei problemi allo stomaco e all’intestino.

Quando viene raccolta da giovane ha un gradevole profumo, per essere mangiato bisogna pulirlo e bollirlo per circa 20 minuti, l’acqua poi non dev’essere usata per fare altro anche perché potrebbe contenere sporcizia, insetti e batteri, quindi va tolta.

Una volta cotto il fungo può essere consumato sia da solo che come contorno con alcuni carni.

La polpa di questo fungo, quando è ancora giovane, è acquosa, tenera e molto gradevole al palato, mentre negli esemplari più vecchi la sua carne al gusto è amara e acida, e anche se consumata lo stesso può provocare fastidi alla pancia e all’intestino, quindi è meglio cercarli giovani.