incentivi

Quando i giovani studenti, dopo aver frequentato la suola dell’obbligo e ad aver preso il fantomatico diploma a tutti loro si presentano due scelte:

  • studiare ancora all’università,
  • andare a lavorare.

Di solito la maggior parte di loro, per avere più successo in ambito lavorativo preferiscono un percorso di studi mentre dall’altra parte si organizzano per cercare un posto di lavoro non solo per guadagnare qualcosa ma anche per avere esperienza.

Soprattutto nel secondo caso molte sono le agenzie interinali oppure altre organizzazioni comunali, la più famosa è Garanzia Giovani.

Nel 2016 però in Calabria è successo che ha destato scalpore, ecco cos’è successo.

A chi erano rivolti gli incentivi?

A partire dal 1° gennaio 2016 la regione Calabria ha deciso di incentivare su un nuovo progetto destinato a chi avesse voluto assumere giovani di circa 29 anni ancora disoccupati così l’imprenditore o il datore di lavoro avrebbe ricevuto un premio in denaro che arrivava a circa 8.050 €.

Questo piano fu stato creato da Garanzia Giovani che maggiormente nella zona calabrese aveva riscontrato un numero molto grande di ragazzi maggiorenni, anche oltre i 20’anni di età ancora disoccupati, ma anche nel resto d’Italia questo problema era molto grande, e ha deciso di fare una cosa diversa.

Ovviamente la burocrazia era tutta controllata e il denaro messo a disposizione provenivano dai fondi europei del Programma Operativo Nazionale di “Sistemi di Politiche Attive del lavoro” (l’acronimo è PON SPAO).

Come detto prima l’incentivo in denaro era destinato ai datori di lavoro sia pubblici che privati che erano intenzionati ad assumere i giovani dai 16 fino ai 30 anni di età che non lavorano e nemmeno studiano ma sono iscritti a Garanzia Giovani per cercare lavoro.

Ma ovviamente c’è stato per un piccolo periodo di tempo di un anno, infatti nel 2017 già era terminato e chi aveva assunto i giovani doveva fare loro un contratto a tempo indeterminato, perché prima era solo apprendistato in modo che i nuovi assunti riuscissero ad imparare al meglio il mestiere e mettere a frutto le loro qualità.

Cosa c’è da sapere

La regione Calabria ha avuto modo così di aprire le porte a molti ragazzi al lavoro, a favorire il tirocinio e alla crescita personale dei giovani nel lavoro, a rilasciare attestati e riconoscimenti validi e anche promuovere il buon andamento dei ragazzi anche a lavorare e studiare insieme per prendere titoli di studio ancora più grandi.

È stato un ottimo modo per aiutare sia i giovani che si trovavano in Calabria e sia anche dopo nelle altre città italiane.