fungo

L’Oidio è un fungo parassita che attacca le foglie della vite, o di altre piante erbacee. Viene chiamato anche Mal Bianco, o muffa polverosa (dall’inglese powdery mildew).

La malattia viene causata da funghi del genere Ascomiceti, di dimensione microscopica e invisibile all’occhio umano. Questi, producono dei piccoli filamenti da cui si sviluppano le spore che saranno poi trasportati dal vento diffondendo quindi l’infezione su diverse piante. La polvere bianca che notiamo sulle pagine superiori delle foglie, è, appunto, il risultato dell’infezione, e del continuare a riprodursi del fungo.

Il fungo attacca solo le piante che vengono esposte all’aria aperta, e principalmente nelle giornate ventose.

La malattia compromette sensibilmente le piante attaccate, e frutti, verdure, e insalate non devono essere utilizzati né per concime, né per uso alimentare.

Come si manifesta l’oidio: fungo parassita della vite

L’oidio si riconosce dalla tipica patina bianca polverosa che si forma sulla pagina superiore della foglia, i germogli e e i frutti. Le piante fortemente intaccate ingialliscono, si accartocciano e cadono. I germogli hanno una crescita stentata, o addirittura muoiono prima di crescere, e i bottoni floreali nascono malformati senza dare origine ai frutti. Questi ultimi, invece, tendono a marcire e a cadere.

In quali situazione il fungo parassita della vite attacca la pianta

Il fungo si diffonde tramite spore, e, per attaccare una pianta necessita della presenza di determinate condizioni atmosferiche per potersi spostare e diffondere.

La prima condizione necessaria è la presenza di vento. I funghi, infatti, producono spore che saranno diffuse grazie al vento, e che si attaccheranno alle prime piante che incontrano. Tuttavia, per la loro crescita, vi è bisogno di un’umidità superiore al 50%. Inoltre, la temperatura deve essere costante tra i 20 – 22°C.

Questo fungo, infatti, non riesce a svilupparsi né con temperature troppo basse, né con temperature troppo alte.

Quali sono le piante più colpite dal mal bianco

Il Mal bianco attacca più facilmente piante ad irrigazione frequente o da orto, come per esempio insalate, bietole, radicchio, indivia, carote, sedano, prezzemolo, finocchio, basilico, e piante da cereali.

Si diffonde facilmente anche nella piante da frutto, come la vite, il melo, il pesco, e l’albicocca.

Infine, colpisce anche numerose piante ornamentali o da siepe, come per esempio la calendula, il crisantemo, l’acero, la rosa, l’alloro, la Dalia, e il crisantemo.

Potrebbe capitare che colpisca anche piante acidofile come per esempio la begonia e il ciclamino. Infine, è molto frequente su piante ornamentali come il lillà, l’ortensia, e il biancospino.