Crediti dalle assicurazioni: l’IVASS apre al Decreto Competitività
- 13 Settembre 2014
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Una recente norma introdotta dal Decreto Competitività autorizza le società di assicurazione a concedere dei finanziamenti alle imprese secondo lo stesso meccanismo che regola i crediti concessi dalle banche (sebbene da questa condizione ne risultino escluse le micro-imprese).
Ma cosa ne pensa l’IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ? Stando a quanto riferito da Fausto Parente, responsabile del Servizio Normativa e Politiche di Vigilanza dell’IVASS, la norma introdotta dal decreto in questione ha senz’altro un forte contenuto innovativo anche su scala europea.
Del resto, la concessione di prestiti non è mai rientrata tra le attività tipiche delle compagnie di assicurazione che fino a questo momento avevano il solo compito di valutare ed eventualmente assumersi rischi assicurativi.
Ma la possibilità di accollarsi anche dei rischi connessi al credito viene comunque vista di buon occhio dal mondo delle assicurazioni, poiché di fatto va ad ampliare le possibilità di investimento a disposizione delle compagnie. E’ anche vero però che l’introduzione sregolata di questo ulteriore compito potrebbe causare problemi di solvibilità e quindi andare a compromettere la stabilità del settore (già compromessa dal crescente numero di truffe a danni delle assicurazioni).
Per aprire il settore alla concessione di finanziamenti senza spiacevoli convenienti, secondo l’IVASS è perciò necessario introdurre alcuni criteri di fondamentale importanza: la selezione dei beneficiari dei finanziamenti deve continuare a rimaner compito della banca, poiché questa ha tutti gli strumenti necessari per valutare al meglio la solvibilità di potenziali debitori; mentre d’altra parte andrebbe permessa alla banca coinvolta dall’operazione la possibilità di trattenere interessi economici fino alla scadenza.
Insomma, buona l’idea delle assicurazioni come concessionarie di finanziamenti, ma occorre controllo per far sì che questo nuovo business venga gestito nel migliore dei modi sia a tutela dell’utente finale sia per garantire quell’agognata stabilità al comparto assicurativo.
Nel frattempo, la situazione legata ai finanziamenti alle imprese (nondimeno alle famiglie) continua a rimaner preda di una forte flessione: sono sempre più le realtà aziendali che soffrono della stretta creditizia instauratasi da un po’ di tempo a questa parte. Questa stessa condizione è tra l’altro alla base di investimenti ridotti all’osso nonché di una propensione occupazionale ormai al collasso.
Ma le imprese italiane non si ritrovano a dover fare i conti solo ed esclusivamente con crediti quasi inesistenti, quanto anche a confrontarsi con una pressione fiscale che recenti statistiche hanno stabilito essere la più elevata su scala mondiale.