Albert Bruce Sabin è il nome del medico e virologo statunitense di origine polacca che inventò il vaccino contro la poliomelite. Ci sono scoperte che influiscono profondamente sulla storia dell’Umanità. Una di queste è sicuramente il vaccino contro la poliomelite messo a punto dal medico Albert Bruce Sabin. Nato in Polonia agli inizi del Novecento, Sabin nel 1930 prese la nazionalità statunitense e svolse la sua attività di scienziato e virologo dapprima in territorio americano e poi, a partire dagli Anni ’60 del secolo scorso, in Israele. Fu molto attivo anche nella ricerca contro il cancro.

Sabin, l’uomo che sconfisse la polio

Albert Bruce Sabin nacque a Białystok, in Polonia, il 26 agosto 1906 e agli inizi degli Anni ’20 entrò negli U.S.A. insieme alla famiglia. Dapprima impegnato in studi odontoiatrici, Sabin decise di diventare un virologo dopo la lettura del testo “I cacciatori di microbi” di Paul de Kruif. Nel corso della sua vita Sabin contribuì alla causa scientifica con numerose ricerche e, soprattutto, con la realizzazione del vaccino contro la poliomelite. Grazie alla sua importantissima scoperta, in breve tempo furono vaccinati milioni di bambini; in Italia, il vaccino fu autorizzato nel 1963 e reso definitivamente obbligatorio nel 1966, debellando così la malattia dal territorio italiano.Affinché un prezzo più basso ne garantisse una diffusione su larga scala, lo scienziato non brevettò mai la sua scoperta che lui definì un “regalo a tutti i bambini del mondo”.

I riconoscimenti ufficiali

Nel corso della sua onorata carriera scientifica Albert Sabin fu insignito di 40 lauree honoris causa, conferitegli da vari atenei internazionali. Tra gli altri riconoscimenti meritano menzione il Premio Robert Koch, il Premio Feltrinelli dell’Accademia nazionale dei Lincei, la Medaglia Nazionale della Scienza e la Medaglia Presidenziale della Libertà.

Conclusioni e curiosità

Scienziato di fama internazionale Sabin scelse di studiare la poliomielite! Ma come avvenne ciò?”Iniziai quasi per caso – affermò diverse volte -. Avevo appena terminato gli studi di medicina a New York, nel 1931. Un mese dopo, scoppiò un’epidemia di polio. Avevo già fatto delle ricerche su questa malattia, che allora uccideva migliaia di persone… Fu il mio maestro, dottor Park ( combattè la difterite), a consigliarmi di studiare la polio: quindi non fu una mia scelta. Fu l’unica volta che feci qualcosa dietro suggerimento di un altro”. Il giovane studioso attraverso la sua prima scoperta, rivoluzionò in modo totale le conoscenze che all’epoca si erano create sulla natura del virus poliomielitico. Nel 1939 dimostrò che la sede  del poliovirus è l’intestino: contrariamente a quanto all’epoca si pensava, non  era un virus “respiratorio” , ma un virus “enterico“. Intanto la poliomielite sul globo mieteva sempre più vittime :  l’età  infantile la più  esposta ,  dal secondo anno di vita. In Europa Copenaghen  fu la città  più bombardata dalla malattia, mentre in America ci furono 57 mila casi ( fu colpito dalla malattia il presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt). A livello mondiale la situazione precipitava.

In questo contesto si capisce come lo studio e l’intuizione di questo grande scienziato salvò da morte certa migliaia di persone!