I disturbi del sonno possono causare malessere e pregiudicare la qualità della vita, alterando le attività fisiologiche del corpo in modo più o meno grave. L’insonnia, infatti, può causare una serie di sintomi come la riduzione dell’attenzione, una sensazione di stanchezza cronica, un aumento dell’irritabilità e la diminuzione della concentrazione.

In genere, le autorità mediche consigliano di dormire circa 7-8 ore a notte, ma la qualità e la durata del sonno possono essere compromesse da ansia e depressione, da alterazioni del ciclo sonno-veglia o alcune malattie sistemiche. Lo stesso può avvenire per alcune cattivi abitudini, come il consumo di caffè, di alcol, il fumo, l’attività sportiva prima di coricarsi e dei pasti particolarmente pesanti a cena.

In alcuni casi l’insonnia può manifestarsi come un disturbo occasionale, ad esempio quando è legata a delle cause comportamentali o ambientali. In altre circostanze si presenta come un disturbo cronico, ossia una condizione frequente che compromette la qualità del sonno e richiede il supporto di uno specialista medico. Ecco alcuni rimedi utili contro l’insonnia per migliorare il riposo, dai casi più lievi a quelli più gravi.

Integratori alla melanina

Chi ha difficoltà a dormire può valutare con il proprio medico l’assunzione di melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale o epifisi che regola il ciclo sonno-veglia. Quando il ritmo circadiano viene alterato la produzione di melatonina viene ridotta, mentre assumendola attraverso un integratore è possibile favorire il sonno, ridurre la stanchezza e usufruire di benefici immediati in caso di jet-lag dopo un lungo viaggio.

Tra i prodotti più interessanti ci sono gli integratori alla melatonina di Deravis, di cui è disponibile il link qui, un prodotto naturale a base di ingredienti vegetali sviluppato in laboratori certificati. L’integratore alimentare alla melatonina di Deravis aiuta a dormire è studiato appositamente per chi ha difficoltà a dormire, inoltre contiene importanti micronutrienti e microelementi come la vitamina B12, la biotina e il selenio.

Le buone abitudini per favorire il sonno

Un altro modo per favorire il sonno consiste nel correggere alcune abitudini che possono compromettere il riposo. Innanzitutto è preferibile svegliarsi e andare a dormire sempre alla stessa ora, anche nel fine settimana, un approccio che aiuta l’organismo a stabilizzare il ritmo sonno-veglia. Bisogna anche eliminare le cattive abitudini, come il fumo e il consumo eccessivo di alcolici, ma anche ridurre il consumo di caffè.

Inoltre, è opportuno utilizzare la camera da letto soltanto per dormire, consumando i pasti e guardando la TV in salotto o in cucina. Allo stesso tempo, per migliorare il sonno e contrastare l’insonnia è necessario trascorrere quotidianamente del tempo all’aria aperta, in quanto l’esposizione alla luce del Sole favorisce il ritmo circadiano, evitando invece di svolgere attività fisica nelle 3-4 ore prima di coricarsi.

Preparare al meglio la camera da letto

La camera da letto dev’essere un luogo ideale dove dormire, quindi in caso di insonnia è necessario rimuovere tutti i fattori che possono pregiudicare il sonno e compromettere il riposo, causando difficoltà dell’addormentarsi. Ad esempio, la stanza deve essere fresca, buia e silenziosa, chiudendo bene le persiane e arieggiando l’ambiente prima di andare a dormire.

È importante anche eliminare i potenziali fattori di disturbo, come sveglie e orologi che fanno rumore, oppure riparare un rubinetto che gocciola e infastidisce durante la notte. Inoltre, prima di andare a dormire non bisogna utilizzare dispositivi elettronici, come lo smartphone e il tablet, né guardare la televisione a una distanza ravvicinata, ma è preferibile leggere un buon libro prima di coricarsi per favorire il sonno.

Rimedi per l’insonnia cronica

I rimedi indicati vanno bene quando l’insonnia è occasionale, ovvero quando si riscontrano difficoltà a dormire in modo saltuario a causa di fattori ambientali e comportamentali che possono essere risolti. In caso di insonnia cronica, invece, è necessario rivolgersi a uno specialista, in quanto sarà necessario risalire alle cause di tale disturbo e mettere a punto una terapia personalizzata per affrontare tale condizione in modo efficace.

In genere ci si rivolge a un centro di medicina del sonno, dove vengono eseguiti vari tipi di esami come la polisonnografia, con cui viene registrata l’attività fisiologica per valutare il sonno in termini qualitativi e quantitativi. Tra i possibili rimedi che lo specialista può prescrivere ci sono antidepressivi, farmaci ipnoinducenti e benzodiazepine, da prendere solo secondo le modalità e i dosaggi indicati dal medico.