Il monitoraggio delle spese e la gestione delle finanze sono di vitale importanza per far crescere il patrimonio. Le azioni rappresentano una classe di assets che aiuta ad aumentare la performance del portafoglio, ma che al tempo stesso porta l’investitore a esporsi a un rischio maggiore.

L’aumento del rischio non deve far allontanare del tutto dall’inserimento di questi strumenti finanziari in portafoglio. E’ fondamentale però avere una strategia per investire in azioni, attraverso la quale diventa più semplice la gestione di questi assets e al tempo stesso la gestione del livello di rischio complessivo del portafoglio. Per capire dove convenga investire può essere utile leggere approfondimenti dedicati come, per esempio, l’elenco aggiornato dei titoli consigliati presente su Investireinborsa.org, sito web specializzato nella formazione finanziaria.

Differenziare gli investimenti: settori e strumenti diversi

Il primo suggerimento degli esperti è di procedere con la diversificazione degli investimenti. Concentrare tutto il capitale, o gran parte di esso, su un unico strumento finanziario espone l’investitore a un rischio elevato. Un portafoglio ben formato dovrebbe comprendere strumenti finanziari variegati, che siano in grado di performare in maniera differente nelle varie fasi dei cicli economici. In questo modo nei periodi di crisi gli assets che performano bene nei momenti di difficoltà possono contribuire a ridurre le perdite e a proteggere il portafoglio.

Le azioni sono inserite in portafoglio per far crescere il rendimento potenziale. Si tratta però di assets con una volatilità non indifferente, motivo per cui all’aumentare della loro quota in portafoglio aumenta anche il livello di rischio della strategia di investimento. Solitamente gli investitori più giovani e con un orizzonte temporale più lungo possono correre dei rischi maggiori. La percentuale di azioni in portafoglio deve comunque essere stabilita in riferimento alla personale propensione al rischio.

Non investire su azioni singole

Chi si avvicina al mercato azionario pensa spesso che il metodo principale di investimento consista nell’acquisto di singoli titoli. I dati storici mostrano in realtà che investire su singole azioni è più rischioso, perché si concentra il capitale su poche aziende e perché di frequente non si hanno le competenze per poter analizzare in maniera approfondita i dati delle singole realtà aziendali.

L’alternativa alla scelta e all’investimento su specifiche aziende è l’utilizzo di strumenti finanziari per investire sulle azioni. Alcuni investitori si rivolgono ai fondi comuni di investimento, altri preferiscono invece optare per gli ETF azionari. I fondi comuni sono dei portafogli gestiti da banche o da società finanziarie, che si occupano di acquistare e vendere azioni e altri assets, prendendo in carico il denaro del cliente e puntando a far crescere il capitale. Il principale svantaggio dei fondi comuni è rappresentato dalle commissioni elevate, soprattutto per chi dispone di capitali ridotti.

Gli ETF azionari sono strumenti finanziari che consentono di investire sulle azioni a basso costo. Ciascun ETF ha differente composizione, così che il cliente abbia l’opportunità di scegliere su quale settore investire e con quale orizzonte temporale, sebbene le azioni risultino più vantaggiose per chi punta sul medio-lungo termine. Attraverso gli ETF il capitale non viene concentrato su una o poche aziende, ma su specifici settori o in alcuni casi sull’intero mercato azionario delle principali aziende, come nel caso dell’ETF che fa riferimento all’S&P 500.

Imparare a gestire le emozioni

Pur differenziando in modo corretto il portafoglio, la presenza di una quota azionaria espone a potenziali oscillazioni dell’ammontare complessivo del capitale. Un buon investitore deve essere bravo a gestire le emozioni e a non lasciarsi prendere dal panico nei momenti di crisi economica, durante i quali le azioni generalmente vanno incontro a una riduzione del loro valore.

La gestione dell’emotività risulta fondamentale anche nei momenti di crescita del mercato azionario: gli investitori dovrebbero prevedere nella loro strategia i livelli a cui fare take profit, in modo da non chiudere troppo in fretta le loro posizioni rischiando di perdere l’ulteriore potenziale profitto.