L’università negli ultimi anni ha subito profondi cambiamenti, soprattutto nell’utilizzo delle metodologie didattiche. Siamo passati da semplici lezioni frontali a lezioni interattive o fatte a distanza. Quello che un tempo era prerogativa degli atenei online, oggi, invece, è divenuta una prassi consolidata in molti atenei tradizionali. I nuovi approcci metodologici di cui sopra hanno permesso, dunque, a molti studenti di potersi orientare verso indirizzi di studio che avrebbero escluso per ragioni economiche e logistiche.

Tutto questo ha ampliato la possibilità degli studenti di poter intraprendere corsi di laurea fino a quel momento inaccessibili, anche grazie alla capillarità sul territorio delle università telematiche, come ad esempio l’Università Telematica Niccolò Cusano, che offrono ai propri studenti l’opportunità di poter seguire le lezioni da ogni parte del mondo. I corsi erogati dalle università telematiche, ponendosi in un mercato cosi ampio e competitivo, cercano di offrire ai propri studenti indirizzi di laurea che abbiano una forte redditività nel mondo del lavoro.

Corsi di Laurea redditizi

Secondo i dati del Rapporto Almalaurea 2022, si ritiene che tre sono le aree che offrono mediamente stipendi alti fin dal primo impiego. Si tratta dei numerosi corsi di laurea afferenti alle materie dell’area STEM, i cui laureati ottengono circa uno stipendio netto mensile di 1.893 euro.

Il significato della sigla STEM è Science, Technology, Engineering, and Mathematics, quindi, al suo interno troviamo tra gli indirizzi più redditizi Ingegneria industriale e dell’informazione, elettronica e delle telecomunicazioni, e la laurea in informatica e tecnologie ICT i cui laureati possono ambire ad uno stipendio di circa 1.851 euro. Mentre di poco inferiore è lo stipendio di un neolaureato in Ingegneria meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale.

Classifica Corsi di Laurea

Anche le lauree conseguite in Matematica e Fisica fanno registrare uno stipendio mediamente alto (1700 – 1800 euro mensili) essendo ad oggi richieste in settori quali quelli della Data Analysis and Scientist. Un ulteriore sbocco professionale, a cui questi laureati possono ambire, è sicuramente il più classico insegnamento presso le scuole di istruzione obbligatoria. In quest’ultimo caso lo stipendio oscilla tra i 1.300 – 1.500 euro mensili.

Identico discorso è possibile farlo per i laureati di altre facoltà che decidono di accedere al mondo dell’insegnamento. Con la differenza che, se non per pochissime centinaia di euro, essendo un lavoro statale, lo stipendio resterà stabile nel tempo senza possibilità di ricevere aumenti.

A seguire abbiamo i laureati in Economia e Commercio, dove i neolaureati ricevono uno stipendio pari a 1.706 euro e infine i laureati in Medicina e Chirurgia che fanno registrare uno stipendio medio di circa 1200-1500 euro. Infine, troviamo facoltà come Giurisprudenza, Architettura, Sociologia, Psicologia, Design, ecc., i cui neolaureati spesso devono affrontare periodi di tirocinio più o meno lunghi. In questi casi le possibilità di guadagno oscillano mediamente tra le 500 e le 900 euro mensili.

Ovviamente si tratta di dati generici sulla cui variazione incidono numerosi fattori, come la collocazione lavorativa (nord e sud), il livello della laurea conseguita, il possesso di specifici titoli post laurea, la conoscenza di una o più lingue straniere ed eventuali esperienze all’estero.