musica

Il diploma del conservatorio del vecchio ordinamento è equiparabile ad una laurea specialistica, appartiene infatti alla classe degli studi superiori di secondo livello. Permette di accedere a ulteriori specializzazioni, tra cui anche master di secondo livello, dottorati di ricerca, oppure ad un diploma accademico di formazione alla ricerca.

Tuttavia, negli ultimi anni il sistema dei diplomi è cambiato parecchio negli ultimi anni, soprattutto con la riforma del 1999 che modificò la durata e la struttura dei corsi Afam, ovvero anche quella dei conservatori di musica. Tra questi vi sono anche accademie di belle arti, accademie nazionali di danza e accademie nazionali di arte drammatica.

Questi corsi, prima che fossero colpiti dalla riforma erano corsi quadriennali o quinquennali o più lunghi, mentre adesso si sono uniformati all’interno sistema universitario, e sono diventati un triennale più corso specialistico biennale. Ciò significa che alla fine dei primi tre anni il discente riceverà un diploma accademico di primo livello, e alla fine della specialistica un diploma accademico di secondo livello.

Titoli equipollenti di un diploma conservatorio del vecchio ordinamento

Chi ha acquisito un diploma conservatorio del vecchio ordinamento, significa che ha eseguito un corso di almeno quattro o cinque anni.

Prima della legge 508/99, infatti, i corsi universitari erano a ciclo unico, ciò significava che per ottenere un diploma accademico dovevi completare il percorso di studi.

Adesso, le cose sono cambiate, e chi intende iscriversi al conservatorio di musica può scegliere un percorso di studi 3+2, ovvero frequentare prima la triennale, e poi seguire gli ultimi due anni di biennale per poter ottenere un diploma accademico di secondo livello.

Secondo la legge di stabilità del 2013, sarebbe proprio a quest’ultimo che deve essere confrontato il diploma conservatorio del vecchio ordinamento. Trattandosi di un diploma acquisito con studi specialistici, anche se a ciclo unico, dopo un percorso quadriennale o quinquennale, questo equivale ad un diploma accademico di secondo livello.

Ovviamente, affinché vi sia equipollenza, il discente deve aver acquisito precedentemente il diploma di scuola superiore.

Un po’ di storia

In Italia anticamente le accademie di belle arti e i conservatori di musica erano istituti superiori paragonabili ad una università di Architettura. Nel periodo della seconda guerra mondiale furono declassati a istituzioni scolastiche e smisero di essere considerate accademie di livello universitario.

Solo all’inizio degli anni novanta gli studenti chiesero che la situazione fosse ripristinata, e che i conservatori e le accademie delle belle arti tornassero ad essere considerate università.

L’equipollenza è stata raggiunta solo con il Decreto Ministeriale 331 del 10 aprile 2019, e gli istituti sono tornati sotto la supervisione del Ministero dell’università e della ricerca.