In Italia vi è l’obbligo di sottoscrivere l’assicurazione RC auto per poter circolare liberamente con la propria autovettura. Si tratta di una polizza assicurativa, che ha la funzione di tutelare economicamente sia il conducente, sia qualsiasi altra persona, da eventuali danni riconducibili ad un sinistro.

Infatti, in caso di danni a persone e/o beni appartenenti a terzi, veicoli compresi, la compagnia che fornisce l’assicurazione RC auto è tenuta a risarcire la parte lesa, mediante l’erogazione di un importo variabile a seconda della gravità delle lesioni e/o dell’impatto.

È utile ricordare che, a partire dal 2020, la legge consente di stipulare una nuova polizza RC auto, beneficiando della classe di merito più elevata tra quelle presenti all’interno del nucleo familiare. In tal modo è possibile ottimizzare la spesa annuale complessiva, a prescindere dalla tipologia di veicolo acquistato (auto o moto, nuovo o di seconda mano, ecc.).

Polizza RC auto: come funziona?

La polizza RCA – acronimo che sta per Responsabilità Civile Autoveicoli – è un’assicurazione obbligatoria per tutte le auto che si trovano in circolazione in luoghi sia pubblici che privati.

Tale formula copre tutti i potenziali danni a persone, ai loro beni e ad altri veicoli provocati dal mezzo assicurato, anche durante la sosta e/o in assenza del conducente.

Il contratto prevede che il proprietario dell’automobile versi annualmente un certo importo, detto premio assicurativo, in un’unica soluzione o in più rate con cadenza regolare. A fronte di tale impegno, la compagnia è chiamata a risarcire la parte lesa, attraverso il saldo di una somma pari all’entità dei danni fisici e/o materiali verificatisi a seguito ad un sinistro.

L’accordo sancisce anche l’ammontare massimo del risarcimento, detto massimale, superato il quale spetta al soggetto assicurato il compito di provvedere, con mezzi propri, al pagamento dell’importo rimanente.

RC auto familiare: cosa prevede la legge?

La RCA familiare è stata introdotta nel 2006 e modificata sotto vari aspetti nel 2020.

Come spiegato in una guida all’assicurazione auto RC familiare, essa consente la condivisione della stessa classe di merito tra persone appartenenti ad un unico nucleo familiare. Ciò significa che, in caso di sottoscrizione di una nuova polizza RC auto – ad esempio, con l’acquisto di un’automobile o di una moto, che va ad aggiungersi ai veicoli già in uso in famiglia – non bisogna partire dalla classe iniziale, bensì da quella applicata al guidatore considerato più virtuoso.

Dunque, il titolare della polizza appena stipulata può godere di condizioni migliori e contribuire, così, alla riduzione delle spese assicurative che gravano sul bilancio familiare.

RC auto e tutele accessorie: quali sono?

La legislazione vigente obbliga gli automobilisti a stipulare la polizza RCA, ma non dice nulla riguardo alle coperture accessorie (che risultano, quindi, del tutto facoltative).

Le compagnie assicurative, infatti, offrono diversi servizi extra che, a seconda delle esigenze, possono andare ad ampliare e completare la polizza RC auto originaria. Tra le opzioni più comuni c’è, per esempio, la polizza furto e incendio che, come suggerisce la stessa denominazione, garantisce un risarcimento nel caso in cui l’autovettura venga rubata, incendiata o manomessa a causa di un tentativo di scasso.

Vi è, poi, la polizza Kasko, che tutela anche dai danni provocati in prima persona al veicolo, ossia a prescindere dalle responsabilità attribuite ad una e all’altra parte. Inoltre, è possibile estendere la copertura anche ai danni fisici riguardanti il conducente, oppure includere servizi utili in caso di incidente, come l’assistenza stradale e/o giudiziaria.