Stando al report AISEM/UNICEA pubblicato nel corso dell’estate, nel 2018 la vendita dei veicoli per la movimentazione delle merci ha fatto registrare un importante incremento. In attesa di arrivare alla fine dell’anno e conoscere i dati relativi al 2019, si può intanto constare come la curva relativa all’acquisto di muletti sia in crescita continua da ormai sei anni.

I fattori della floridità di questo mercato sono molteplici: sicuramente, un contributo determinante è arrivato dal boom del mercato online, che ha portato alla creazione di nuovi magazzini dove stoccare la merce e, al contempo, movimentarla. Ciò ha dunque condotto all’aumento della domanda dei macchinari necessari a condurre questo genere di operazioni.

I muletti o carrelli elevatori sono delle piccole macchine meccaniche in grado di sollevare e trasportare ingenti pesi: oltre che nei magazzini, si impiegano molto nelle industrie di logistica, atte a ricevere e spedire merci. Non di rado si trovano pure nei cantieri o nei grandi negozi. Da ciò si capisce come i muletti siano dei mezzi molto versatili e particolarmente utili.

Muletti: le tipologie sul mercato

Ovviamente, ogni deposito avrà bisogno di un carrello elevatore specifico, a seconda della superficie dello stesso e dell’altezza delle merci stoccate. In ogni caso, a seconda del metodo di trasporto del carico, i carrelli elevatori impiegati all’interno di un magazzino si dividono in:

  • Muletti frontali: permettono di portare la merce ed elevarla solo sulla parte anteriore;
  • Muletti quadrilaterali: come suggerisce il nome, hanno la possibilità di caricare il peso su ogni lato della vettura sono molto utili per magazzini vasti con corsie strette;
  • Muletti trilaterali: possono inforcare carichi su tre lati, non sono abilitati a portare peso sul retro e hanno un prezzo contenuto decisamente vantaggioso.

I carrelli elevatori possono avere 3 o 4 ruote. I primi consumano meno energia, mentre i secondi sono più stabili. Per trasportare una piccola quantità di merce in uno spazio abbastanza ristretto del magazzino si possono usare macchinari spinti da uomini appiedati. Questi sono:

  • I Transpallet, che servono per spostare carchi da un punto all’altro del magazzino;
  • Gli Stoccatori, che hanno la funzione di elevare i pallet;

È anche importante sapere che i carrelli elevatori si possono catalogare e suddividere in due grandi famiglie anche in base al tipo di alimentazione. Quelli a combustibile di solito impiegano diesel o GPL, che permettono loro di funzionare per svariate ore e coprire l’intero turno di lavoro del mulettista senza che questi debba cambiare mezzo o fare delle pause. Tali macchinari, inoltre, grazie al loro motore funzionano alla perfezione sia all’interno che all’esterno e non temono le temperature né troppo calde né troppo fredde.

L’alternativa è rappresentata dai muletti elettrici, alimentati da una batteria ricaricabile che permette loro di essere operativi per un periodo di tempo più circoscritto. In ogni caso, aspettando che raggiungano la carica completa, sarà sufficiente impiegare un altro carrello elevatore per portare a termine i propri compiti. Grazie alla scarsa rumorosità e all’assenza di gas di scarico nocivi per l’uomo, sono particolarmente indicati per magazzini al chiuso.